mercoledì 23 dicembre 2009

Lettera alla responsabile...

Cara responsabile,
allarme cliente rompiballe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E' una signora nostra cliente, di origini campane.
Ha una figlia cicciottella...
Sta signora ha comprato alla figlia gli stivaletti neri.
Voleva un cambio perchè la "ragazzina" non riesce a tirare su la zip. Motivazione ridicola...
Gli stivaletti sono usati ma in buone condizioni e non hanno difetti di fattura, la zip è buona ma la signora sostiene che una scarpa ha la pianta più larga dell'altra. Anche se gli dessimo il beneficio del dubbio sarebbe solo per colpa dei "piedini" cicciottelli della figlia che evidentemente inizia ad avere ritensione idrica già a 10 anni...
Fattostà che sta signora voleva cambiare gli scarponcini con un altro paio nuovo, cosa che io non ho fatto, visto anche l'ultimo chiarimento in merito ai cambi sulla linea junior da evitare se non in presenza di prodotto difettato. (difettata in questo caso è la piccola balenottera)

Quindi eccoci al punto, la signora rognosa che io volevo liquidare ha iniziato ad alzare la voce, a chiedere di un responsabile, di un superiore o quant'altro. Quindi niente, sono costretto a passare a te la patata bollente, dice che ripasserà quando ci sei tu, mi ha chiesto infatti quando ti poteva trovare in negozio.

Io per riappacificare le avevo proposto uno sconto su un prossimo eventuale articolo acquistato ma lei mi ha detto che non lo vuole lo sconto perchè ha fatto tardi alla recita della figlia perchè ha perso tempo a tirare su sta benedetta zip, sinceramente non ho capito il nesso...

domenica 29 novembre 2009

C'è nessuno?



Entra un omino buffo, basso con dei fondi di bottiglia agli occhi e mi fa:
-Buongiorno, c'è nessuno?-
Io lo guardo
-...- silenzio
-C'è nessuno?- Ripete ancora una volta.
Io continuo a guardarlo
-...- silenzio
-Buongiorno avrei bisogno di una scarpa n° 40 nera- mi dice alla fine
-Venga le faccio vedere- dico io sorridendo.

Alcune persone sono al limite della realtà, direi siano surreali

mercoledì 19 agosto 2009

Ha mica un 40 blu?




-Buonasera giovane!-
-Buonasera, mi dica!-
-Vorrei un 40 di questa ballerina bianca-
-Signora mi dispiace il 40 bianco è finito, è rimasto solo il marrone scamosciato-
-Mica c'è per caso questa blu?-
-No signora, mi è rimasto solo il 40 marrone-
-Carina questa crema! Mica ha un 40 di questa crema?-
-No signora, di tutti i colori mi è rimasto solo il 40 marrone-
-Mica per caso ha in magazzino la 40 blu?-
-Signora mi dispiace è rimasto solo il 40 marrone-
-Ah si si, mi scusi eh-
-Niente signora-
-Arrivederci-
-Arrivederci, buona sera-

Passano tipo dieci minuti al massimo ed eccola tornare.
-Buonasera, sono di nuovo qui-
-Buonasera- e lo vedo che sei di nuovo qui... che pazza rintronata...
-Senta vorrei provarmi quel 40 blu scamosciato-
-Signora mi dispiace ma ci è rimasto solo il 40 marrone scamosciato-
-Ah ok, prendo quello-
-Non lo prova?-
-No non importa grazie, è un regalo-

Le fo lo scontrino insieme ad un sospiro di sollievo, la pazza se n'è andata...

mercoledì 12 agosto 2009

Mi cittino!!!!!!



Io non so se avesse avuto dei seri problemi di mente,
se si fosse pazzamente innamorata di me o se da troppi anni avesse fatto uso
di chissà quanto sale e le si fossero indurite le arterie.
Fattostà che per la prima volta ho visto un culo vecchio settant'anni e più di una magra signora anziana.
C'è chi per professione ne vede tutti i giorni di culi,
chirurghi plastici, medici e guardoni, ma io lavoro in un negozio di scarpe...

-Mi cittino come ci sto bene nelle vostre scarpe-
-bene signora...- dico io distrattamente.
Sta signora m'aveva già stressato, chissà come ma aveva iniziato a raccontarmi di tutti, dai cugini (ottantenni) con la casa al mare alla mamma straordinariamente longeva ai nipotini di trent'anni (chiamali nipotini...).
Finalmente arriva alla cassa per pagare, la vendita è andata e finalmente torno alla quiete del negozio infrasettimanale o almeno credevo
Le do lo scontrino e...
-Signora grazie e arrivederci-
-Mi cittino- fa lei co sta voce che mi penetra ancora nel cervello.
-Mi cittino posso vero? Tanto potresti essere mio nipote- e balza dietro il bancone, scatto agile, felino, non faccio a tempo a dire niente, giusto il pensiero
più veloce delle parole "oddio no non farlo, no, no, no!"
E prima che potessi dire o fare qualcosa
-Guarda mi cittino, vedi?- e in un attimo si era già tirata su la gonna fino a sopra le chiappe, due chiappine bianche bianche bianche e grinzose grinzose grinzose che ancora danzano come un budino appiccicate alle ragnatele del mio cervello.
-Ho un sacco di problemi all'anca, mi sono operata e tanto sto bene nelle vostre scarpe!-
-Non si preoccupi signora, non è necessario- dico voltandomi
-Vedi mi cittino, son troppo contenta-
-Ed io per lei signora, arrivederci e grazie- "Ma grazie di che..." penso io.
Se ne va soffiando dei baci immaginari che teneva stretti nei pugni e liberava per tutti quanti fossero nell'alitoso raggio d'azione.
Perlomeno uscendo è riuscita a strapparmi un sorriso.

martedì 28 luglio 2009

Figura di cacca (non la mia ;-)


-Can I help you?-
-No grazie, stavo solo guardando-

Si si si...

La moglie logorroica nel negozio, lui sulla panchina fuori di spalle,
seduto in svogliata attesa.
Dopo 40 minuti di inutili chiacchiere per comprare un paio di scarpe,
cornacchia al marito:
-amore prendiamo le scarpe a nostro figlio?-
-si-
-amore ti piacciono queste?-
-si-
-amore dorate o argentate?-
-si-
-ok prendo le argentate grazie-
Sorrido e le do il resto.
Pover'uomo...

venerdì 17 luglio 2009

Unto bisunto


Stamani è entrato un tamarro.
Sulla sessantina, biondo, capelli tanto lunghi quanto unti.
pantaloncini corti e aderentissimi, modello pacco in esposizione, così logori ma così logori che
aveva dei buchi sul sedere.
canottiera bianca giallognola, con due patacche vicine all'ombelico.
Occhiali da sole dirati su a mo' di passata che tenevano ancora più salda la già solida chioma.
Piedi... oddio se ci ripenso mi vengono i brividi.
Non so, forse si era dimenticato di avere dei piedi, delle unghie da tagliare...
Aveva hai piedi dei sandali che secondo me con quell'unghie lunghe che si ritrovava era l'unica cosa che poteva mettere.
Lunghe tutte quante mignolino compreso, avrebbe potuto farci
il manico di un coltello o delle posate tipo avorio con tutta la materia prima disponibile.
Lo servo, gli vendo due scarpe e lui attacca a chiacchierare:
-sai, l'ho costruito io qua-
-ah si? sa anche mio padre fa il muratore, fa le manutenzioni-
-non lo conosco, sai sto facendo anche la grande nuova struttura qua davanti?-
-ah si?- rispondo io abbastanza stupito
-vieni qualche volta al mio castello?-
-castello?-
-si, quello qua vicino ruistrutturato di recente, vieni in piscina da me ti offro un drink-
-grazie mille...-
Accidenti, non gli avrei dato una lira a quel cafone e scopro che ha milioni di euro...

mercoledì 4 marzo 2009

Ndò sò andate???

-Buonasera...?-
Si affaccia alla porta un uomo sulla sessantina.
Buffa papalina rossa tirata giù fino agli occhi e
cappottone enorme che lo limita visibilemnte nei movimenti.
-Sò andate via?- Mi blatera con un marcato accento aretino.
"Ma chi?" Penso tra me e me, mica ho il dono della telepatia.
Penso si riferisca ad un gruppo di donne entrate poco fa.
Ma nella sua testa è naturale che devo sapere a chi pensa!
-Si, sono andate via- Rispondo io con un sorriso sinceramente divertito
-E ndò sò andate?-
-Ah guardi proprio non lo so...- rispondo io
Ma che sono un oracolo che oltre a sapere chi cerca
devo sapere pure dove se ne vanno le sue donne???

martedì 3 marzo 2009

Il bottone proiettile

Entra una signora accompagnata da un'amica, sulla settantina, pantaloni sottilissimi orribilmente attillati.
La signora adocchia una scarpa maledettamente in basso su uno scaffale, si piega, l'unico bottone dorato dei pantaloni subisce una trazione tremenda ma fortunatamente regge.
-Signora posso aiutarla?- faccio nel tentativo di dar fiato a quegli sfortunati pantaloni
-Si, vorrei provare questa, un trentasette-
-Eccola qua, si accomodi pure-
Ecco che la signora si piega, ancora una volta il bottone sta soffrendo come non mai e...
tin tin tin!!!
Ecco che schizza via lontano libero dalla panza della vecchia signora.
Ho quasi rischiato di vedere uno strip dal vivo, per fortuna che la signora ha avuto la prontezza di tenersi i pantaloni con una mano.
In un misto tra disgusto e disperazione mi scappa un sorriso
-Giovane, ha mica una spilla da balia?-
-No, mi spiace- "Signora mia vendo scarpe, non siamo mica una merceria" penso tra me e me.
-Ci vorrebbe un ago e un filo- Scappa intelligentissima l'amica ultrasettantenne rivolgendosi a me.
Non posso far altro che salutare le due vecchiette che se ne vanno dirette verso il prossimo negozio. Quella senza un bottone continua a tenersi i pantaloni con una mano...

venerdì 27 febbraio 2009

Buongiornooooooooooooo!!!

-Signora buongiorno!- dissi sorridente
-Stavo solo guardando! - rispose lei seccata.
-E io stavo solo salutando...-

giovedì 26 febbraio 2009

Le vostre scarpe fanno schifo!!!

-Signora buonasera!-
-Buonasera, sentavorreidirlesubitounacosa!- disse tutta d'un fiato.
Era una signora elegante sulla sessantina, munita di "marito talpa" con tanto di fondi di bottiglia al naso.
-Senta, io e mio marito compriamo scarpe solo da voi-
E lì, devo dire che tirai un sospiro di sollievo interiore, visti i toni della signora non mi aspettavo niente di buono.
-Però...- Eccoci, classico classico esemplare di donna polemica dal carattere forte con marito affetto da proverbiale pazienza o in alternativa demenza senile.
-Però... le vostre scarpe devo dire che sono fatte proprio male, vede qua sotto? si qua sotto- gesticolò frenetica. -si, si rompe sempre e poi qua vede? si scollano.
Mia sorella ha un negozio di scarpe dal milleottocentononsoquando. Ne capiamo noi di scarpe. Solo che lei è lontana da noi. Compriamo scarpe solo da voi.-
Ma perchè non le prendi da lei vecchia pazza?
Ma se ti fanno tanto schifo le nostre scarpe che le compri a fare???
Naturalmente non le dissi niente di tutto ciò.
la signora soddisfatta prese due paia di scarpe per suo marito e se ne andò.

martedì 17 febbraio 2009

Il Fetuso


E' sicuramente il cliente più viscido della mia esperienza.
La storia inizia nell'inverno del 2007 quando ebbi la sfortuna di vendere
un maledetto paio di scarpe ad un signore sulla 55ina, altezzoso,
capelli brizzolati un po' unti ma pettinati bene. Sguardo da faina.
Completo dozzinale e spilletta dorata all'occhiello.
Li per li, la vendita fu rapida e indolore solo che,
due o tre mesi dopo eccolo tornare in negozio
con una busta di plastica riciclata da qualche supermercato.
-Guardate queste scarpe, si sono scollate e le ho portate solo 3 volte- eruttò paonazzo.
In effetti le scarpe erano scollate su un lato
ma sicuramente non erano state portate soltanto 3 volte.
Ci trovavamo di fronte ad uno dei clienti della peggior specie.
Opportunista e capace di parlar male di te per millenni se insoddisfatto.
Non battemmo ciglio e previo consulto aziendale gli
cambiammo il paio di scarpe con uno nuovo,
senza nemmeno scontrino.
Il tempo passa, i mesi susseguono rapidi fino ad arrivare all'inverno 2008,
a dire il vero siamo già nel 2009.
Ecco il serpente varcare nuovamente l'ingresso del nogozio con una sospetta busta di plastica.
Non si avvicina subito al banco, fa un breve giro di perlustrazione,
forse cercando la forza per raccogliere tutto il veleno che sta per sputarci addosso.
Tutt'un tratto, come colto da improvvisa ispirazione,
si avvicina e sarcastico:
- vi ho portato un regalo-
e getta in malo modo il fetido bagaglio che portava con se.
Inizia a sbofonchiare maleducatamente di quanto sia stato truffato da noi
-l'ho portate solo tre volte e si è scollata. Sapete anche io sono un venditore!
Vedete questa spilla? Sono direttore di zona, della toscana intera-
-Complimenti, allora ci capirà, come a noi anche a lei capiteranno le rogne-
Appena dopo avergli elegantemente dato della "rogna",
con tutta la calma di questo mondo la mia collega gli dice di guardare
intorno per cambiare il maleodorante paio di scarpe strausato pseudofallato.
Con nostra assurda sorpresa si dirige verso un modello quasi uguale a quello già cambiato!!!
Viene dissuaso dal prendere un modello simile.
Nel frattempo in negozio entra una ragazza, sorriso dolce e una manina tra le sue, quella di sua figlia.
-Tòtòguardachisivede- a denti stretti.
-Andiamo amore saluta-
-chi?- fa la piccola
-il nonno-
-ciao-
-ciao-
Con orrore scopriamo che dietro la viscida serpe
dai piedi fetidi si nasconde la storia di una figlia e una nipote che a malapena conosce.
Caso umano.

Grazie e arrivederci,
la serpe se ne va, sorrido sardonico,
ha le sue scarpe gratis ancora;
ancora senza scontrino.

Arrivederci a presto...
sinceramente speriamo proprio di no.