mercoledì 12 agosto 2009

Mi cittino!!!!!!



Io non so se avesse avuto dei seri problemi di mente,
se si fosse pazzamente innamorata di me o se da troppi anni avesse fatto uso
di chissà quanto sale e le si fossero indurite le arterie.
Fattostà che per la prima volta ho visto un culo vecchio settant'anni e più di una magra signora anziana.
C'è chi per professione ne vede tutti i giorni di culi,
chirurghi plastici, medici e guardoni, ma io lavoro in un negozio di scarpe...

-Mi cittino come ci sto bene nelle vostre scarpe-
-bene signora...- dico io distrattamente.
Sta signora m'aveva già stressato, chissà come ma aveva iniziato a raccontarmi di tutti, dai cugini (ottantenni) con la casa al mare alla mamma straordinariamente longeva ai nipotini di trent'anni (chiamali nipotini...).
Finalmente arriva alla cassa per pagare, la vendita è andata e finalmente torno alla quiete del negozio infrasettimanale o almeno credevo
Le do lo scontrino e...
-Signora grazie e arrivederci-
-Mi cittino- fa lei co sta voce che mi penetra ancora nel cervello.
-Mi cittino posso vero? Tanto potresti essere mio nipote- e balza dietro il bancone, scatto agile, felino, non faccio a tempo a dire niente, giusto il pensiero
più veloce delle parole "oddio no non farlo, no, no, no!"
E prima che potessi dire o fare qualcosa
-Guarda mi cittino, vedi?- e in un attimo si era già tirata su la gonna fino a sopra le chiappe, due chiappine bianche bianche bianche e grinzose grinzose grinzose che ancora danzano come un budino appiccicate alle ragnatele del mio cervello.
-Ho un sacco di problemi all'anca, mi sono operata e tanto sto bene nelle vostre scarpe!-
-Non si preoccupi signora, non è necessario- dico voltandomi
-Vedi mi cittino, son troppo contenta-
-Ed io per lei signora, arrivederci e grazie- "Ma grazie di che..." penso io.
Se ne va soffiando dei baci immaginari che teneva stretti nei pugni e liberava per tutti quanti fossero nell'alitoso raggio d'azione.
Perlomeno uscendo è riuscita a strapparmi un sorriso.

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